Avere tempo per tutto

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Invito un’amica a prendere il te (dopo averle telefonato 3 o 4 volte e averla quasi pregata di venire), lei arriva trafelata, con piu di mezz’ora di ritardo e un sorriso di scuse grande come una casa. E’ sicuro che le fa piacere quanto me vederci, ma per arrivare fin qui a fatto le corse, i salti mortali, i passi da gigante.
Tiro fuori una torta al cioccolato (che dovrei smettere di fare cosi spesso visto che sto drammaticamente ingrassando) e lei mi dice: “ma dove lo trovi il tempo per fare anche una torta...”

In effetti mi guardo intorno e vedo: una casa abbastanza in ordine, la lavatrice che lava i panni, sul gas una pentola che cuoce gli spinaci di braccio di ferro che arrivano il mercoledi con il cassettone di zolle.it,  i letti fatti e anche il grazioso copriletto di velluto che tutte le mattine quando lo metto mi immagino di vivere in una carovana di hippies americani in giro per il mondo…

Avanza il tempo per allattare, lavoricchiare al computer, fare vari progetti di cucito e maglia, leggere un libro stupendo sulla dignità del bambino e fare le torte. Quando arrivano i bambini da scuola ho anche il tempo di portarli quasi tutti i giorni a fare una passeggiata al parco; una bella passeggiata non puo’ farci male, mi dico.

Allora perchè ho tutto questo tempo? Io ho tempo  per tutto e me ne avanza. Ho tempo per tutti, sono sempre disponibile, posso fare questo e anche quello, uscire, stare in casa, tornare ed essere in tempo per la cena, mettere i bambini a letto alle 7.30 e poi la serata e’ lunga, ho tempo per stare con il mio compagno a vederci un film o per qualsiasi altra cosa. Ho anche un sacco di tempo per dormire, e me lo godo: dormire è stupendo.

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Credo che non mi sia mai successo in vita mia (specialmente in questi ultimi anni) di aver detto a un’amica che mi invitava a far qualcosa insieme, “scusa non ho tempo“. Ma come è possibile?

Il tempo è una questione mentale, il tempo in realtà non è un dato oggettivo. Sta di fatto che se si vuole il tempo si trova. Sempre. Forse perchè evito di fare tante cose che non mi sembrano proprio importanti:
1. shopping per i saldi
2. guardare la tv
3. portare i figli a fare nuoto/inglese/calcetto/danza
5. discutere con le persone su quello che è giusto o sbagliato
6. spettegolare/parlare al telefono/invidiare gli altri/arrabbiarmi con chi mi fa qualcosa di male/
7. e cos’altro hanno da fare le persone tanto impegnate?

Capisco chi lavora tutti i giorni (come ho sempre fatto anche io  fino all’anno scorso) ma gli altri, come fanno a non avere il tempo?
Si accettano suggerimenti.

23 Commenti

  1. buon giorno Sabrina!
    Sono completamente d’accordo con te, a parte l’attività fisica per i bambini.
    Rischio di diventare retorica e banale su questo argomento, penso che le personeimportanti della nostra vita debbano avere la priorità su tutta l’altra serie di scemenze che la vita ci vuole imporre.
    Ormai per vedere un’amica o un parente dobbiamo chiedere appuntamento… che tristezza…
    A proposito, hai dei bambini bellissimi, complimenti 🙂
    Io ne ho due, me li porto ovunque trovo il tempo per le persone alle quali voglio bene.
    Buona giornata!

    • Salve, io non pratico alcuna di tutte quelle attività indicate ai punti 1,2,3,5,6,7, tuttavia lavoro e devo rispettare un normalissimo orario di lavoro a tempo pieno. Purtroppo mi ritrovo spesso a pensare che vorrei avere le giornate doppie. In questo caso, si fa quel che si può

  2. ciao Sabrina, e complimenti per l’ottima gestione del tuo tempo! anche io a volte ho l’impressione che ci siano persone che sanno “piegare” il tempo a loro piacimento: a me purtroppo succede esattamente il contrario, a fine giornata sono sfatta e ho ancora la metà delle cose da fare (con nervosismo annesso). Però di una cosa vado fiera: non ho mai detto a un’amica “non ho tempo”.
    saluti!

  3. d’accordo, però certo lavorare 8 ore al giorno, che poi diventano sempre 9-10 ore, gestire il proprio tempo libero diventa difficile…
    per questo io sono per una politica di riduzione delle ore di lavoro al max a 5 ore al giorno, per potersi dedicare nel tempo libero a passatempi personali , che però non abbiamono esigenza di soldi..
    tra le cosa che io sottolinerei è la perdita di tempo per recarsi al lavoro , specie per chi si fa tutti i giorni ore di traffico. punto cruciale è trovare un lavoro vicino casa e soprattutto un mezzo pubblico efficace per recarvisi, senza perdere tempo in auto e arrecare disagi, inquinamento e stress.

  4. Condivido pienamente il tutto,anche e soprattutto per le mie esperienze personali di cui non posso parlare qui per brevità,ma che una cosa mi hanno fatto capire con assoluta certezza…anche quando lavorare è assolutamente obbligatorio,non essendoci altri che provvedono per te, l’obbiettivo deve rimanere sempre il giusto equilibrio fra entrate monetarie e tempo per sè. ASSOLUTAMENTE. Se posso lavorare di meno ma vivere ugualmente bene secondo i miei canoni con ciò che guadagno,DEVO lavorare di meno!!!! Che è l’esatto contrario dell’essere superficiali o scansafatiche! Dunque,buona continuazione su questa via a te, a me e a tutti quelli che sono arrivati a comprendere tutto ciò,per lo più attraverso sentieri molto ripidi e faticosi!

  5. riassumo il problema:
    non abbiamo tempo per noi perchè lavoriamo troppe ore. quindi non riusciamo a fare ciò che dovremmo fare a casa e siamo costretti a ricorrere al supermercato. così non ci bastano i soldi e ce ne servono di piu… è un circolo vizioso.

    la soluzione è sicuramente uno stile di vita piu sobrio e una maggiore attenzione a ciò che ci serve o vogliamo noi veramente.

    però (e spero di non essere retorico giacchè qui la decrescita tentiamo di praticarla tutti) dobbiamo tentare di avere meno bisogno di soldi. per fare questo non dobbiamo doverli spendere e quindi dobbiamo tornare ad utoprodurre.

    l’autoproduzione però necessita di molto tempo e quindi dobbiamo riuscire a creare una rete una comunità, ove ognuno si specializza nella produzione di qualcosa ma non lo fa solo per se, ma per piu persone in modo che in un pomeriggio non produce solo un panino ma ne produce una gerla. gli altri appartenenti al gruppo fanno lo stesso con altri prodotti, o si specializzano nelle riparazioni o in qualche lavoro di artigianato serializzabile, o nella coltivazione. non dimentichiamo che per fare 10 litri di yogurt ci vogliono 10 minuti in piu che a farne un bicchiere.

    con qualche amico e conoscente creato un piccolo gruppo di autoproduzione: ognuno impiegando un pomeriggio in una autoproduzione.
    per ora facciamo: pane, yogurt, formaggi, ortaggi/frutta, sapone uova/pollame/conigli, abbiamo un appassionato di fai da te che fa riparazioni domestiche elettriche idrauliche muratorie, una persona si occupa di organizzare un gruppo d’acquisto.

    siamo una decina di persone e dedichiamo ognuno circa 4 ore la settimana. sono attività che ci danno soddisfazione e ci rendono una comunità.

    ma torniamo al punto economico: riusciamo a risparmiare in media 200 euro al mese con 3-4 ore di lavoro/settimana
    è quasi il 10% di uno stipendio…

  6. Ciao!
    Prima di tutto vorrei fare i complimenti all’autrice di questo post per la sua capacità di riuscire a gestire la giornata e la famiglia con tanto equilibrio.
    Il modo in cui si decide di impiegare il proprio tempo dipende secondo me dalla propria lista delle priorità. Per chi desidera crearsi del tempo libero da dedicare a passioni, amici, hobby, eccetera, consiglio di riempire la propria agenda della settimana a partire dagli impegni piacevoli. Più ne troverà, più si renderà conto di avere tempo per tutto. Sembra un controsenso, ma non lo è. Provare per credere.

    Marta

  7. Bello stile di vita! 🙂
    Io ho la fortuna di lavorare solo durante il periodo estivo, da settembre vado in letargo, organizzo cene, corro con il cane, leggo milioni di libri, mi vedo tutti i giorni con la mia ragazza e quando riesco mi concedo una piccola vacanza.
    Non tornerei mai indietro alla mia vecchia vita fatta di uscite serali in discoteca, cene importanti e forse amici falsi.
    Godersi ogni piccolo giorno, perchè 8 ore di lavoro in una stanzetta buia non tornano.
    Ps che brava mamma!

    • Ciao Riccardo, sono completamente d’accordo con te. Purtroppo ora io sono ancora incastrato nella “stanzetta buia” con un lavoro di ufficio che mi impegna dalle 8.30 alle 18 con un contratto a progetto.
      Tu come sei riuscito a orientare la tua attività lavorativa in modo da renderla stagionale e liberarti il tempo per la tua vita e per le attività di cui parli nel tuo commento?

      grazie del tuo aiuto!
      Alberto

  8. ciao, sono molto più anziana di voi (61) e, dopo avere letto i libri di Latouche prima di intervistarlo (sono una giornalista) mi sono resa conto di essere molto interessata (e intrigata) alla decrescita felice. Il tema del tempo è fondamentale. Tra i commenti trovo perfetto quello di Mara. E’ questione di scelte e insieme di priorità. Io scelsi il lavoro e non me ne sono pentita, perchè mi interessavano poco le attività del cosiddetto tempo libero, nè la famiglia che pure avevo e ho. Ho lavorato tantissimo, sono spesso arrivata in ritardo perchè non sempre calcolavo i tempi, ma non sono mai stata affannata. Vorrei solo, da anziana, esortarvi a non demonizzare il “lavoro”. Sento ancora (sono in pensione) la mancanza dell’urgenza. A volte per certe persone, è un bisogno, per scaricare forse eccessi di energia. La mia perplessità, a volte, è di ritrovare tra voi/noi, se posso… uno schema “flower power” anni 70, che finisce per creare dei pur piacevoli (per chi ci sta dentro) recinti che non incidono sulla società. Ciò che suggerisco (ma non ho ricette) è di impegnarsi perchè la “sobrietà” diventi un valore socialmente riconosciuto, che sostituisca quello dei soldi a tutti i costi. Noi “sessantottini” non ci siamo riusciti. Cercate, per favore, strade nuove. Altrimenti faremo la fine degli Indiani d’america.

  9. i bambini hanno bisogno di dormire 12 ore. si svegliano alle 7. in teoria dovrebbe essere normale cosi, ma sembra sempre piu strano.
    forse perche corrono tanto di giorno, si stancano e giocano tanto. e poi non sono iper-eccitati da tv e al device tecnologici.
    solo il mio figlio grande, (9 anni) legge mezz’ora prima di addormentarsi…

  10. Salve, x me la mancanza di tempo e cronica. Dal lunedi’ al venerdi’ mi alzo alle ore 4,20 e rientro a casa alle ore 18, x andare a lavoro impiego 4 ore al giorno, con i mezzi pubblici. Il sabato e la domenica mi dedico alle mie attivita’ creative . Lavoro a tempo indeterminato all’ universita’, vorrei prendere il part- time ma adesso x motivi economici non potrei. Mi piacerebbe ricevere vostri consigli di come la vedete voi x avere piu’ tempo . GRAZIE

  11. Ciao, sono forse un po’ in ritardo, ma non posso fare a meno di commentare. Sei brava. Tuttavia non posso fare a meno di percepire nelle tue parole e nel tuo tono un qualcosa di… umm, gli Inglesi direbbero “self-righteous. Hai tutte le giuste priorità, sono del tutto d’accordo con te… ma tu stessa parli di “lavoricchiare al computer” ! E’ uno schiaffo morale alle tante mamme che devono stare fuori casa 12 ore al giorno e non certo per pagarsi abiti firmati e uno stile di vita superfluo e consumistico, bensì per pagare il mutuo, dar da mangiare alla famiglia, le bollette, non ne parliamo poi se ci sono problemi medici , con tutte le relative spese…( Io ho 46 anni, non sono mamma, e vivo molto semplicemente con il mio compagno, quindi non parlo di me stessa.) Sinceramente ho trovato un pochino irritante e auto-celebrativo il tono del tuo pezzo (e spero che la tua amica non lo abbia letto, perchè temo che ne sarebbe dispiaciuta). Comunque sia, ti auguro ogni bene, ciao.

    • cara anna, grazie per la franchezza
      che io debba lavorare sul mio tono non c’è dubbio, non sei la prima a farmelo notare. il fatto e’ che più decellero la mia vita e più mi rendo conto che le cose importante sono pochissime, una e’ senz’altro saper comunicare bene e non sembrare auto-celebrativi. non so cosa farmene di aver tempo se nessuno vuol passare del tempo con me. gia!
      per le mamme che lavorano 12 ore: ci sono i sabati e le domeniche, ci sono le vacanze di natale, c’e’ la mattina presto per cantare una canzoncina e la sera per 10 minuti di una storia a puntate da leggere sottovoce con il lume di una candela…… per creare momenti di qualità non serve esser miliardari, volevo dire solo questo!!!

  12. Ciao a tutti, ho trovato interessante l’articolo e i commenti che ne fanno seguito.
    Il problema è chiaramente il lavoro. Io ho 26 anni e lavoro da un anno in una grande azienda (con un contratto a progetto da 1000€/mese) dalle 8.30 alle 18, ritrovandomi con un tempo libero ridotto e posizionato sempre nelle stesse fasce orarie e negli stessi giorni. Questo senza dubbio incide sulla qualità della vita. Da un lato per il fatto che la vita di ufficio è di per sè stressante e dall’altro perchè ruba molto più tempo di quanto dia in cambio.

    Sono alla ricerca di una soluzione. Per ora sto tagliando i consumi inutili e quindi il fabbisogno economico legato allo stipendio, ma mi piacerebbe anche avere consigli da chi è riuscito a ridurre il proprio orario lavorativo a favore del proprio spazio personale.
    Qualche consiglio?

    grazie mille!
    Alberto

    • tutte queste riflessioni sono state stimolanti per me, grazie a tutti, non ho proposte concrete nè soluzioni, credo però che se uno vuole fare qualcosa riesce a farla, è questione di scelte. Quando i figli erano piccoli si partiva quasi tutti i fine settimana con il camper, la casa rimaneva li, ridotta ai minimi termini…la mia famiglia era prioritaria, lavoro 30 ore la settimana, e mi piace moltissimo il mio lavoro, sono economicamente indipendente e adesso che i figli sono cresciuti ho molto tempo libero, Bisogna sempre “aggiustare” il nostro tempo in base ai cambiamenti che la vita ci offre, nel bene e nel male ee fare quello che ci da maggior soddisfazione

  13. Ciao a tutti ragazzi, mi serve un consiglio. Sono stato male ultimamente, la vita mi è sfugita di mano e c’entra anche la mancanza di tempo e il sentirmi obbligato a fare determinate cose. Il lavoro, serve, ma anch’io mi schiero con chi dice che 8 o più ore sono troppe, non ti lasciano tempo per te stesso e ti mettono ansia, che vi assicuro è rischiosa 🙂
    A lavoro ora va molto meglio, sto cercando di cambiare punto di vista, ma hanno ceduto loro, sono più flessibili , non tanto io. Sembro pigro (il lavoro che faccio è noioso e ripetitivo, isolato e stressante), me la prendo più comoda e sono sempre poco puntuale, ma produco come prima anche se faccio lo stretto necessario (parlo esclusivamente del lavoro, nella mie cose personali sono più produttivo di prima perchè meno stressato). Il consiglio che vorrei è… ma sto sbagliando io ? Sono io a dovermi adeguare a ritmi più sostenuti, o devo continuare a ragionare come ho sempre fatto, ovvero che correre sotto pressione è inutile e fa ammalare, e quindi meglio prendere le cose alla leggera (rispettando gli impegni) e prendersi il proprio tempo per farle ? Sono confuso, non so quale delle due strade imboccare, e se ne prendessi una, non so come migliorare le cose. Se mi sforzo di adeguarmi so che soffrirei, ma avrei meno problemi col datore (ok, è mio padre, abbiamo un pessimo rapporto e non so ancora affrontarlo), dall’altro lato affermerei i miei diritti e non verrei trattato come uno schiavo, mi godrei meglio il mio tempo ma come farglielo capire, o come farlo senza apparire pigro e svogliato ? Che casino, lui vive per il lavoro, mentre per me è una cosa che solo al pensiero mi deprime, lo vedo e spero non sarò mai come lui, quando c’ho provato sono crollato, anche perchè io vivo da solo, e privarmi delle mie cose per seguire i suoi consigli m’è costato caro. Non ho come lui una famiglia che mi aspetta a casa.

    • Ciao Daniele, ho letto con interesse il tuo commento (che potrebbe trovare posto come articolo a sé stante secondo me), e devo dire che la tua situazione è comune a molte persone per molti aspetti – me compreso – Bè…. per quanto riguarda la puntualità meglio non perderla, non si sa mai 🙂
      Il fatto però che il tuo datore di lavoro sia contemporaneamente tuo padre complica parecchio le cose, perché in questo modo si mischia notevolmente vita lavorativa e vita familiare. Posso solo provare ad azzardare un suggerimento: cerca pian piano di far capire a tuo padre il tuo punto di vista, o perlomeno di trovare un buon compromesso, piano piano. Se poi riuscissi a trovare un lavoro diverso sarebbe la cosa ideale of course, ma visti i tempi…

  14. dici una cosa molto sensata daniele, ma non credo troverai risposta nel consiglio di un estraneo. la scelta, e la responsabilità per quella scelta e’ solo tua. E’ come chiedere agli altri: devo vaccinare i miei figli? La risposta e’ solo una: informati bene sui pro e i contro e poi scegli. Se i primi fossero piu dei secondi o viceversa sarebbe sin troppo facile decidersi no? E allora non sarebbe una vera scelta. La scelta e’ quando vai al buoi, seguendo solo il tuo buon senso. Affina quello, è l’unico che hai! In bocca al lupo.

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