Con occhi diversi

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Esco per portare a scuola mia figlia e leggo sulle locandine: “Monte dei Paschi: si è ucciso David Rossi, capo della comunicazione”.

Non lo conoscevo ma un dolore mi attanaglia il cuore perché un uomo si è sentito sconfitto, perduto, giudicato.

Un’altra vittoria della brama di denaro, della brama di potere. L’estrema vittoria del denaro nel mondo che non si accontenta di ingannare e sedurre gli uomini facendo loro credere che attraverso di lui troveranno la sicurezza, il benessere, la agiatezza;

inducendoli a disonestà più o meno pesanti verso il prossimo, illudendoli che non saranno scoperti, che potranno comprare qualsiasi cosa. La vera e totale vittoria in realtà è ancora più devastante, è quella di indurre poi quell’uomo a sentirsi solo e perso, giudicato e reietto dai suoi simili, macchiato per sempre. Di indurlo a ritenere che alla vergogna e al pubblico disgusto sia preferibile il suicidio.

Ed è quello che sente perché lo circonda rabbia e giudizio di altri uomini.

Scrivo queste righe nella speranza che siano pubblicate e che aprano uno spiraglio nel nostro cuore. Quest’uomo per quanto possa aver fatto cose sbagliate, ammesso che sia così, non lo so, e non è importante, è prima di tutto un uomo.

Un uomo che ha forse fatto alcuni errori. Ne facciamo tutti continuamente.

Non permettiamo a quanto ci rende meno onesti e meno puliti di quanto vorremmo di raggiungere l’estrema vittoria, di distruggere l’uomo.

Siamo tutti disgustati per l’iniquità di quanto viviamo, perché il 65% delle famiglie italiane fa fatica ad arrivare a fine mese mentre in pochi sono stracolmi di ricchezza e a volte disonestamente e ai danni di noi tutti.

Ma dobbiamo capire. È necessario che capiamo, che additando, giudicando, inveendo, suscitando questo terribile spettacolo come se fossimo spettatori in una arena in attesa di godere della fine crudele e ignominiosa di coloro che ci appaiono i colpevoli di ogni male, ci rendiamo complici nel facilitare la distruzione dei singoli uomini. Non purtroppo della distruzione del male che li ha sedotti.

Se vogliamo veramente liberarci del male che li ha sedotti, del denaro e della brama di potere, la strada è diversa. La strada è deenergizzare il denaro nel nostro cuore e nella nostra mente. Ne abbiamo bisogno molto meno di quanto crediamo. Ne abbiamo bisogno per lo stretto indispensabile. E non esiste un prezzo sufficientemente alto da valere la vita di un uomo.

Togliamo tutti il denaro e la brama di potere dal nostro cuore, dalle nostre priorità. Proviamo ad abituarci a vedere gli altri uomini come compagni di vita, come possibili vittime dell’inganno al pari di noi. Sono certa che pochissimi o nessuno possano dire leggendo queste parole, ora, “ Io non ho mai sbagliato nella mia vita”.

Propongo a chi si riconosce in qualcuna delle mie parole, a chi desidera finalmente la fine della disuguaglianza e della iniquità, di recarsi con una presenza in massa al funerale di questo uomo, di questo amico che non conosco, di questo compagno di strada che si è perduto. Di portare ognuno un fiore. O un pensiero di amore e comprensione.

Se vogliamo veramente sradicare ciò per cui noi tutti soffriamo e ci indignamo, la strada è diversa da quella che ci verrebbe istintiva. L’accusa e lo sdegno rafforzano il male e inducono l’uomo a gesti irreparabili come questo.

Immaginate la rivoluzione: fiori e messaggi di comprensione e sostegno a quelle persone che “ingannate della brama di denaro e potere” hanno fatto del male alla comunità.

Pensate davvero che oserebbero in futuro farlo di nuovo ?

Pensate davvero che di fronte a uomini e donne che non li condannano nonostante tutto e sono disposti a sorreggerli nel dolore oserebbero ripetere gesti nocivi alla comunità ?

Questa è la rivoluzione. La rivoluzione dentro il nostro cuore. Questa è l’inizio della fine del dominio dell’iniquità.

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D.ssa in Lettere Moderne dal marzo 1990, nell’ottobre 2011 ha conseguito una seconda laurea, in Psicologia, e in dicembre ha completato il master triennale di Analisi Transazionale. Iscritta all’Albo Unico Nazionale dei Promotori di Servizi Finanziari con delibera Consob n°11776 del 07/01/1999. Iscritta al RUI ( Registro Unico degli Intermediari Assicurativi ) con iscrizione n° E000149972 del 16/04/2007. Ha conseguito l’iscrizione all’€fpa ( european financial planning association ) che rappresenta l’associazione garante della elevata professionalità e eticità nella professione di promotore di servizi finanziari in Europa con iscrizione del dicembre 2009.

4 Commenti

  1. brava Alessandra, bellissime parole in cui mi riconosco in toto, per cultura e sensibilità. Mi permetto di linkare il tuo articolo su FB perchè merita davvero di essere letto. Un saluto

    • Grazie Fabio, del commento e di aver linkato l’articolo. Spero si cammini rapidamente in questa direzione per il bene di tutti. Un saluto.

  2. Le tue parole sono intelligenti e profonde.
    Condivido ogni tua parola;il rischio di tornare ad essere come la plebe negli anfiteatri romani,che gioiva guardando altri esseri umani sbranati dai leoni,si è metaforicamente fatta reale in questo nostro quotidiano vivere.
    Io continuo a sperare che ognuno di noi torni a guardare le cose dando ad esse il valore che meritano.
    Spero di leggere spesso cose scritte da persone come te Alessandra.
    Un saluto e buon lavoro.

    • Ciao Mariella, grazie. Per fortuna molti di noi che scriviamo su questo social network e molti che vivono pacificamente e rispettosamente la loro vita come te sentono in questo modo. Un abbraccio e buona vita.

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