Il decalogo del “consumatore rivoluzionario”

Le nostre azioni quotidiane e il nostro stile di vita possono essere efficaci e indirizzare la società nel senso che desideriamo molto più di quando andiamo a votare.

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Si dice da ogni parte che il voto è il modo con cui possiamo esercitare il nostro impegno politico e sociale. In realtà con le nostre azioni quotidiane e il nostro stile di vita possiamo essere molto più efficaci e indirizzare la società nel senso che desideriamo molto più di quando andiamo a votare.

Votando scegliamo tra diversi schieramenti che, al di là di una diversità di facciata, si rivelano essere tutti uguali. Gruppi politici che rappresentano gli interessi dei pochi a discapito delle esigenze e dei bisogni dei molti.

L’unico modo che abbiamo per far sentire la nostra voce e agire concretamente nella società è quello di adottare uno stile di vita che va ad attaccare i poteri forti, le multinazionali, la finanza e le banche.

Ecco il DECALOGO DEL CONSUMATORE RIVOLUZIONARIO

1 ACQUISTA SOLO CIO’ DI CUI HAI BISOGNO

2 ACQUISTA SOLO PRODOTTI NO LOGO

3 BOICOTTA GLI INVESTIMENTI FINANZIARI

4 EVITA MUTUI E PRESTITI PERSONALI

5 USA I MEZZI PUBBLICI E LA BICICLETTA RINUNCIANDO SE PUOI ALL’AUTO PRIVATA

6 NON PARTECIAPRE A EVENTI A PAGAMENTO

7 NON FREQUENTARE CINEMA, TEATRI, STADI, CONCERTI ECC

8 RINUNCIA ALLA TV A PAGAMENTO

9 CHIEDI, SE LA TUA SITUAZIONE ECONOMICA LO CONSENTE, LA RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO

10 RIPRENDI IN MANO LA TUA VITA E GODITI LA LIBERTA’

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...sento che il modo migliore per spendere la mia vita è quello di fare qualcosa di buono per i miei simili...e al momento la cosa migliore è quella di risvegliarli dal torpore intellettuale in cui sono stati ridott dalla societa consumistica capitalistica....

20 Commenti

  1. Concerti, cinema, teatro, sport sono tra le basi del vivere, che ci rendono persone umane differenziandoci dagli animali… Mi meraviglio molto di questo “consiglio”. Si può cercare, tra questi eventi, quelli gratuiti o a prezzo scontato, per studenti, per pensionati, tessere varie ecc ma mai rinunciare alla cultura e alla socializzazione!!!!!

    • Ma sai, i talebani in genere buttano bambino acqua sporca e anche la vasca. Negare tutto è più semplice che distinguere millimetro per millimetro

      • Le idee di Diego si possono opinare finché si vuole ma è una persona pacifica (molto più di me ad esempio) che non ha nulla da spartire con i talebani. Credo sia molto più integralista chi accusa chi la pensa diversamente da lui di “fare la hola”, “di fare parte di una setta”e sciocchezze simili.

  2. “2 ACQUISTA SOLO PRODOTTI NO LOGO” se acquiso una macchina fotografica? Una motocicletta? Un’auto?
    “7 NON FREQUENTARE CINEMA, TEATRI, STADI, CONCERTI ECC” in che senso? Che cazzata.

    Sul resto del decalogo personalmente posso, con molti distinguo, condividere.

  3. Il mio è un invito ad agire con il proprio stile di vita sulla società, consapevoli del fatto che, se numerosi, siamo in grado di ribaltare l’assurdo sistema consumistico-capitalistico che domina il mondo, AVVELENANDOLO. Ovviamente ognuno di noi è diverso, ha le sue passioni, i suoi desideri e conduce il tipo di vita che più gli piace; ciò che cercavo di sottolineare è il fatto che, senza accorgercene, spesso barattiamo la nostra libertà e quindi la nostra vita per esaudire desideri che sono indotti dal delirio consumistico in cui siamo immersi.

  4. Propongo semplicemente di eliminare il punto 7, tutto il resto è “perfetto”! Condivido in toto il commento di Diego > oggi alle 02:50.

  5. Anche a causa di fortunate coincidenze, rispetto al decalogo sono una specie di che guevara.. 😀
    Con l’eccezione del punto 5 (che potrei giustificare in mille modi. In ogni caso uso mezzi vecchi, con zero zaino ecologico per acquistarli e manutenerli. Il principale a GPL, che notoriamente costa e inquina poco. E che uso pochissimo, complessivamente ma necessariamente).
    Al punto 8 poi, la rinuncia è a qualsiasi tipo di tv, free o a pagamento. La prima ancor peggio della seconda, la regalano per controllare menti e corpi, a volte…(una programmazione ben studiata e la gente resta a casa…)
    Punto 9, poi alla grande: ho smesso da qualche anno, in attesa della pensione. Autoesodato, un incubo per la fornero..ahahah…
    Punto 10 …vedasi punto 9.
    Circa il punto 7, c’è confusione… credo sia da leggere in combinazione al punto 6. Ci sono tanti e tali eventi e risorse gratuiti che si può vivere serenamente senza andare al concerto di Justin Timberlake o a vedere la partita in tribuna..
    Idem per i libri; li compro dopo averli letti, non prima. Così si sostengono autori ed editori, e si mortifica la gran fuffa che c’è in circolazione. Ormai i sono più scrittori che lettori… 😉 😀
    Comunque, si può fare!
    Hasta la pigrizia, siempre! 😀

  6. Il decalogo indica una strada possibile, un atteggiamento; le persone e la vita sono troppo complesse per essere comprese in una serie di regole. Se riuscissimo ad ottenere un cambio di mentalità sarebbe già un grande obiettivo. Nessuno dovrebbe rinunciare alle proprie passioni…

    • Ovviamente c’era dell’autoironia, da parte mia.
      Tra le fortunate coincidenze c’è anche l’essere nato proletario, aver potuto sperimentare molte cose di un mondo tutto in divenire, e quindi poter poi scegliere strade diverse in un mondo che spinge in tutt’altra direzione
      Anzi, é proprio il consumismo etc. che mi circonda a renderlo possibile, mettendo a disposizione i suoi surplus (anche immateriali) a titolo gratuito o quasi.
      Letto in questa chiave, son più un opportunità che un rivoluzionario…

  7. Questo articolo, per esempio, lo avevo commentato su fb.
    Però visto che Igor mi ha chiesto di partecipare più a questo blog, approfitto per tornare sull’argomento.
    1,2,3,5 Ok lo faccio
    Sugli eventi a pagamento anche io ho delle perplessità: sono un’appassionata di cinema e non mi piace la pirateria (sono un programmatore e credo di essere tra i pochi che paga anche la licenza dell’antivirus! 😉 ). Però a mia discolpa (secondo il punto) vado al cinema solo quando costa poco (5 o 2 euro).
    La tv non la posseggo dal 1998. E non pago altre TV a pagamento. Mio figlio l’ho cresciuto senza TV in casa.

    E’ il punto 4 il mio cruccio su cui nessuno di voi ha detto nulla e a causa del quale non riesco a raggiungere i punti 9 e 10!!!

    Ho passato una vita in affitto…ho fatto circa 25 traslochi. Nel 2008 finalmente mi sono comprata una casa, ma ovviamente ho dovuto prendere un mutuo. Nessuno di voi ha la casa di proprietà? L’avete ereditata?
    Aggiungo che per me non è una casa qualsiasi, è il mio nido. E’ la mia home come dicono gli inglesi. Non ce la faccio a pensare che la devo vendere…
    Inoltre ho dovuto prendere un finanziamento per pagare parcelle di avvocati. Nessuno di voi ha mai dovuto affrontare una causa? I servizi vanno pagati.
    Forse era meglio scrivere nessun finanziamento per acquistare prodotti inutili.

    Io vorrei lavorare meno e dedicare parte del mio tempo anche all’autoproduzione ma se non finisco di pagare questo benedetto mutuo non posso ridurre l’orario di lavoro. E’ un circolo vizioso.
    Mi sorge il dubbio che forse per decrescere definitivamente dobiamo rinunciare anche alla proprietà..e come si fa quando si è anziani?

  8. Spenderei ancora due parole sulle abitudini alimentari. Consumare poca carne fa bene a noi stessi, all’ambiente e agli animali che vengono “tritati” negli allevamenti intensivi; d’altra parte cercare di consumare prodotti freschi spendendo più tempo nella preparazione ed evitare prodotti pre-confezionati aiuta ad evitare il mostruoso accumularsi di imballi in plastica e affini.

  9. Ciao , condivido le tue idee di base anche se messa giu cosi potrebbe essere un po troppo integralista. Io credo che non serve azzerarsi totalmente ma bisogna essere ben consapevoli di come lintroduzione di bisogni indotti abbia innalzato artificialmente le nostre esigenze. Ma non solo siamo arrivati al punto di pensare e ragionare in termini consumstci. aaAlcuni anni fa avevo individuato i l mio blog i comandamenti della nuova religione. Ti segnalo l’articolo e mi farebbe piacere sapere che ne pensi. . ihttp://democrazia.myblog.it/i-10-comandamenti-del-consumismo/

  10. non c’e nulla come una bella indigestione di cioccolata per prendere le distanze dalla leccornia. Non c’e come lavorare per lunghi anni in una finanziaria, nella culla del piu’ sfrenato ed arrogante capitalismo liberista (USA) per sviluppare allergie ed intolleranze per le quali il tuo decalogo e’ acqua fresca: vien voglia di cercarsi la capanna nel bosco e lasciare che la natura e la lotta per la sopravvivenza facciano il loro corso. In fondo non e’ forse una giungla quella in cui viviamo? Una ricerca di un paio di anni fa denunciava la preoccupante crescita di nuove patologie (diabete tipo2, alzheimer, ecc) ed il fatto che si vive (anzi si viveva, visto cha la tendenza si sta invertendo) piu’ a lungo ma molto piu’ malati. Lobbies assatanate ci nutrono di glifosato, pesticidi, ecc ecc per poi passarci alla lobby del farmaco che ci passa a quella della sanita’, mentre la lobby dei media ci dice che stiamo tutti bene, riempiamo i ristoranti e campiamo cent’anni.
    Viviamo in un mondo orwelliano nel quale ben presto anche la liberta’ del web verra’ limitata. Hanno creato un mondo violento in cui per metter rimedio al male creato sviluppano sistemi di controllo (telecamere e quant’altro) e di limitazione della privacy. Al che l’intruppato di turno dira’ che se non c’e’ nulla da nascondere poco importa….Certo, come dire che se sei un tipo tranquillo una dittatura in fondo che fastidio ti da’? ! Si fa la fila (certamente non il sottoscritto) dall’alba davanti ai centri commerciali per l’ultima diavoleria dell’elettronica o telefonia. Ci stiamo trasformando in un’umanita’ di alienati, che cammina incollata allo smartphone, mangia in compagnia ma con lo stesso infernale strumento davanti, dimenticando gradualmente di esistere. Insomma, piu’ che condivido, condivido all’ennesima potenza .
    .

    • …grazie hafez…siamo noi stessi gli ingranaggi di una macchina trita umanità…ma se decidiamo di muoverci in un altra direzione tutto cambia…ciao

      • io lo sto facendo da tempo, e non mi interessa se e’ faticoso e se ti espone a sorrisi di compatimento (che io anticipo sostenendo di essere orgogliosamente antisistema). Ho mangiato bisteccone per anni finche’ il mio cognato canadese mi ha mostrato un DVD che sulla copertina mostra un cane ed un maialino, ed il titolo e’ “why love one and eat the other?” e nel corso del quale si vedono atrocita’ inimmaginabili. Quindi da 20 anni sono vegano. E, orgogliosamente, non perche’ ora fa fico, fa tendenza o quant’altro…
        Purtroppo e’ una lotta dura e non posso che felicitarmi per iniziative come la tua (io purroppo sono tecnologicamente antidiluviano). La macchina trita umanita’ alla guida ha altri umani-disumani che giocano sulla golosita’ atavica (accidenti ad Adamo ed Eva..!) delle persone per trarne profitti mostruosi. E le prese di coscienza seguite da iniziativa sono rare: la maggioranza vive felicemente dopata dalla droga dei consumi e dal lavaggio del cervello mediatico. Grazie.

        • …caro hafez mi sei proprio simpatico..a me e’ vent’anni che ridono dietro…ma poi che c’avranno da ridere…facciamo una vita schifosa immersi nella monnezza e respirando aria pestilenziale…

  11. Diego diego. Hai sparato troppo in alto, anche se le premesse perche fosse chiaro c’erano. RIVOLUZIONARIO. la maggior parte delle persone considera la decrescita alla stessa stregua del dopolavoro ferroviario. La rivoluzione deve passare prima attraverso le coscienze. Non si passa da consumatori a decrescenti in tre mosse. Decrescenti si ma… vuoi rinunciare all’happy auar, ouar o come cavolo si scrive?

  12. Caro Biasa ho associato “consumatore” e “rivoluzionario” perchè sono convinto che si possa cambiare questa società solo cambiando i nostri stili di vita. Questa società, lo sò dico una ovvietà, ha come presupposto fondamentale il consumo sfrenato di beni e servizi. Per far crollare il sistema basta adottare comportamenti rzionali basati sul buon senso che d’altra parte ci darebbero la possibilità di riprendere in mano la nostra vita e forse vivere più sereni e felici. Questa è la rivoluzione delle coscienze di cui parli anche tu..d’altra canto credo che poi ognuno abbia le sue passioni e le sue debolezze a cui magari non riesce a rinunciare o che lo fanno felice e quindi senza imporre niente a nessuno se qualcuno è patito per l’happy ouer (o come cavolo si chiama) che continui a farlo…ciao Biasa

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