Igor Giussani si esprime sulle polemiche esplose sul gruppo Facebook di DFSN dopo la condivisione dell’articolo di Roberto Contestabile Cruciani… e le tre teste degli agnelli:

Questi i link degli articoli di DFSN critici su alcuni aspetti della comunità vegana:

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Nasco a Milano il 7 febbraio 1978. Sono un docente precario di italiano e storia nella scuola superiore, interessato ai temi della sostenibilità ambientale e sociale. Insieme a Jacopo Simonetta ho scritto 'La caduta del Leviatano. Collasso del capitalismo e destino dell'umanità, edito da Albatross Il Filo.

11 Commenti

  1. Che dire…? Polemiche a parte sono assolutamente daccordo con Igor Giussani​. Aggiungo che ogni rivoluzione negli usi e nei costumi avviene sempre e comunque intaccando lo stato sociale, soprattutto se questo incide sui propri bisogni personali. Mangiare carne è oggi un abitudine radicata che stenta a scomparire proprio perchè circondata da tutta una serie di conflitti d’interesse e di profitto. Religione e capitalismo come non mai vanno a braccetto in questo delirio commerciale. L’antispecismo di contro è un concetto giovane da consolidarsi tramite solide ramificazioni nella società civile. Non è certamente un movimento, come invece sta ingarbugliandosi il veganismo grazie anche alle numerose schiere di appassionati coinvolti dalle più svariate convinzioni…molte delle quali strettamente personali e non tipiche della lotta animalista.

    • Premesso che dopo le polemiche su Facebook legate all’articolo di Roberto potrei vedere flame anche dove non ci sono (chiedo venia), non ho capito il senso della chiusura finale: “Evvai con la sceneggiata all’italiana! Ciao, decrescita.” e vorrei un chiarimento al riguardo prima di dare una risposta.

      • Francamente mi è andata giù la catena quando ho letto che anche l’antispecista “della casa” scrive che il veganesimo sta ingarbugliandosi. Sono vegano a titolo personale e non rappresento nessuno se non me stesso. Ma cosa c’è da ingarbugliarsi? Si fa qualcosa di concreto. Punto.
        Penso che veganesimo e decrescita non andranno mai d’accordo. La differenza sta tra il fare e le chiacchiere.

        • C’è una parte di me che mi sta avvertendo sul fatto che forse non è il caso di rispondere a qualcuno che, per principio, parte dall’idea che sono un chiacchierone che contribuisce unicamente a una sceneggiata all’italiana, perché non sarebbe interessato a nessuna cosa potrei replicargli… Beh, dici che a te è saltata la catena, pensa come è messa la mia dopo che mi trovo tra la morsa di vegani hard-line come te che sostanzialmente pensano che sono poco più di un buffone e i decrescenti.doc che su Facebook ci accusano di esser diventati ‘nazivegani’ per aver pubblicato i contenuti di Roberto.
          Ovviamente Roberto – se vorrà – replicherà lui nel merito, a me pare chiaramente che capisca come il sistema dominante (e non da oggi) abbia la capacità di inglobare i messaggi potenzialmente eversivi, diluirli e svuotandone le potenzialità. Insomma, è Re Mida al contrario che tutto quello che tocca diventa merda. La foto di Berlusconi con l’agnello è la punta di un iceberg fatto di marketing dove ‘vegan’ è diventato un brand anche per le catene di fast food o dove sugli scaffali degli ipermercati si trovano prodotti a base di tofù che hanno fatto percorsi intercontinentali con uno zaino ecologico da far poca invidia a una bistecca (e qui direi che siamo ben oltre la sceneggiata, alla farsa più totale). Quindi, se Roberto cerca di riportare la barra su alcuni valori fondanti e se cerca il confronto evitando le guerre religioni, senza paura di ricevere bordate di ‘fuoco amico’ e lasciando da parte gli atteggiamenti all’insegna del ‘io sono meglio di te’… non ci vedo nulla di particolarmente mostruoso. Ma si sa, de gustibus non disputandum est.

  2. https://www.ambientebio.it/rimedi-naturali/l-impatto-ambientale-salsicce-veg-veggie-burger/
    Si il Tofu, meno male che lo hanno inventato, diranno i carnivori in cerca di rivalsa. (Hai mai visto allevamenti intensivi di tofu)?
    Adesso, con Berlusconi e la Boldrini che toglie lavoro agli allevatori il quadro è compiuto.
    Credo di non essere un vegano di quelli fanatici (tra l’altro non è necessario mangiare tofu, che è insapore, ci sono i normali legumi ), anzi sono convinto che discutere di queste cose non sia utile a nessuno. Col tempo si capirà cosa è sostenibile ed etico e cosa no. Ma non intavolatemi il giornalista con il salame in mano per poi concludere che i vegani stanno “aggrovigliandosi”. E’ una farsa. Mangiatevi la vostra carne e state zitti.

    • Sì, la prossima dovrò dare retta al mio lato più misantropo e smettere di dare retta a quella parte di me fiduciosa nel prossimo, specialmente se questi si esprime sul Web, contesto che sembra esarcerbare i bassi istinti della gente. Comunque lasciami dire un’ultima cosa: tu, con la tua totale non volontà di cercare di capire (non sto dicendo di accettare, semplicemente di capire) i ragionamenti altrui e il tuo ostentato rifiuto del dialogo (“anzi sono convinto che discutere di queste cose non sia utile a nessuno”) sei né più né meno dei furboni che su Facebook ci stanno accussando di essere diventati un ‘sito di nazi-vegani’. Sei dialetticamente identico ai ‘carnivori alla riscossa’, vedi un po’ te.

      • Discutere nel senso di accusarsi a vicenda. La dialettica consiste nel replicare nello specifico alle argomentazioni degli altri. Tu hai parlato del tofu e io ti ho risposto sul tofu. Se hai qualcosa da aggiungere su argomenti precisi, bene, altrimenti la dialettica lasciamola ad Hegel.

        • Lanciare accuse? Ti faccio notare che nel tuo primo commento hai replicato come se qualcuno nel video o nei commenti avesse difeso l’allevamento intensivo di carne, cosa che nessuno si era mai sognato di fare, rincarando la dose con ‘carnivori alla riscossa’ e altre cose senza senso (per finire in bellezza dicendo che quello che facciamo sono solo chiacchiere e una sceneggiata) Questo me lo chiami ‘rispondere nello specifico’? Ti sei attaccato al commento di Roberto sull’ingarbugliamento in cui si sono invischiati a suo giudizio alcuni vegani senza che chiarisse il suo pensiero al riguardo, quasi si trattasse di una lesa maestà. E siccome conoscendolo forse so dove vuole andare a parare, ti ho soltanto esposto alcuni rischi tali per cui veganesimo può non essere sinonimo di sostenibilità e del perché, al pari di altre meritevoli filosofie che sono rimaste fagocitate dal business, potrebbe fare la stessa fine. E se per te questo significa fare apologia della carne non hai capito nulla, ma amen.
          A chi leggesse, vorrei chiedere scusa se i miei commenti qui sul sito e sul gruppo Facebook denotano una certa insofferenza. Ma veramente, questa situazione kafkiana di essere stretti tra chi, come Angelo, ti accusa di essere un ‘carnivoro alla riscossa’ e chi invece appena vede un vegano urla isterico… è semplicemente insopportabile. Io ho sempre pensato che la scopo principale di questa piattaforma fosse cercare il confronto, non arroccarsi sulle proprie posizioni, capire (senza per questo necessariamente accettare) le ragioni dell’altro, persino avversari della decrescita hanno scritto su questo sito. Ma come si fa con gente che ti mette in testa idee mai pensate o che appena gli metti anche solo vagamente in discussione un suo concetto reagisce come gli avessi offeso la mamma? (e lo fa in gran parte perché non ha capito nulla di quello che volevi dire, perché ovviamente sugli argomenti come il veganesimo sono solo ammesse solo posizioni da tifoseria calcistica).
          Io devo ancora capire qual è la colpa di questo sito: lasciare spazio a un vegano anche senza essere un sito di vegani, e senza censurarlo anche sapendo che riceverà bordate di fuoco amico e alcune persone metteranno dislike a manetta e abbonderanno il sito solo perché non possono vedere un vegano?
          Non sto provocando, semplicemente lascio a te Angelo la stessa possibilità che ho concesso a un antivegano che ha stressato su FB riguardo all’articolo di Roberto su Cruciani: se sei capace di esprimerti in modo pacato, senza attribuire a me a Roberto o chicchessia pensieri mai espressi ma le loro vere opinioni, iscriviti al sito e scrivo un articolo di replica.

  3. “E se per te questo significa fare apologia della carne non hai capito nulla, ma amen”
    Se rileggi bene quello che ho scritto ti renderai conto che non ho mai detto che voi difendete l’allevamento intensivo di carne. Voi non volete vedere che non essere vegani in Italia, significa di fatto chiudere un occhio sull’allevamento intensivo, perchè gli allevamenti di carne biologica non sono neanche in minima parte in grado di sopperire al fabbisogno di carne di una nazione sovrappopolata come la nostra. E neanche di pellame, di cui siamo tra i maggiori importatori. Questo indirettamente giustifica anche l’agroindustria (e tutto quello che ne consegue), che è fatta su misura per l’allevamento di bestiame.
    Ho usato l’espressione “carnivori in cerca di rivalsa” e non “carnivori alla riscossa”. Alludendo al consunto copione in cui il vegano accusa il carnivoro di scarsa sensibilità etica e ambientale e il carnivoro per rivalsa tira in ballo il terribile Tofu. Ci sono delle rivalse stereotipate, tra queste anche che il veganesimo è una religione o che i vegani sono tutti gay (la tesi preferita di Crozza). Qualcuno dice che anche le piante potrebbero soffrire, quindi non ha senso preoccuparsi delle sofferenze degli animali. Dico che non è il caso di mettersi a litigare per queste cose e mi accusi di essere dialetticamente come un carnivoro,(ma chi è tra noi due quello che mangia carne)? Mi riveli che Contestabile ha in serbo delle rivelazioni importanti ma io…. cosa faccio io, gli impedisco di manifestare il suo pensiero? Mi dici che non ho capito nulla di quello che volevi dire, che faccio tifo calcistico. Mi metti in accoppiata con uno che ha stressato.
    Và bene, ribadisco che litigare (o discutere che dir si voglia) su questi argomenti è inconcludente. Ognuno resta della sua opinione. Per quanto mi riguarda questa discussione mi ha stressato e non ho nessun motivo per prolungarla.

    • Guarda che io non ho mai pensato di essere perfetto né mi sono mai proposto come guru o modello da seguire; io su questa piattaforma cerca di fare informazione ed elaborare ragionamenti. So che sul versante alimentare il mio approccio alla sostenibilità può essere traballante, e proprio per questo motivo sono ancora più grato del fatto che collaborino persone che da questo punto di vista sono in una posizione potenzialmente migliore della mia, come Roberto e anche come te; certo se ti metti a discutere in un certo modo e non partendo dall’assunto che il tuo interlocutore è un chiacchierone che fa sceneggiate all’italiana o con provocazioni come ‘ciao decrescita’ e simili.
      Emblematico quando scrivi: “Ho usato l’espressione “carnivori in cerca di rivalsa” e non “carnivori alla riscossa”. Alludendo al consunto copione in cui il vegano accusa il carnivoro di scarsa sensibilità etica e ambientale e il carnivoro per rivalsa tira in ballo il terribile Tofu. Ci sono delle rivalse stereotipate, tra queste anche che il veganesimo è una religione o che i vegani sono tutti gay (la tesi preferita di Crozza)”. Ecco, è bastato utilizzare la parola ‘tofu’ che si è attivato un riflesso pavloviano fatto di tutta una serie di illazioni che, guardando il video e leggendo gli articoli che ho linkato, non mi possono essere assolutamente attribuite; la stessa identica situazione capita con l’altro estremo della tifoseria quando si usa la parola ‘vegani’.
      Il problema non è in una discussione non è rimanere della stessa opinione di partenza (è sacrosanto) bensì comprendere l’opinione del proprio interlocutore, perché se ci sovrapponi un tuo personale stereotipo ci credo che degenera tutto in un litigio inutile. E tu, dicendo che ho tirato in ballo il tofu per un desiderio di rivalsa carnivora, hai dimostrato di non aver capito nulla della mia. E meno male che poi lo stressato sei tu… vabbeh, andiamo su FB adesso e vediamo le lamentele della curva carnirovra invece…

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