L’Europa…un banchetto senza gli ospiti

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Il continente europeo si trova, oggi, da un punto di vista socio economico e di benessere materiale in una situazione estremamente favorevole. Al di là di quello che si dice, si continua a dire, si cerca di far credere e alla fine si finisce per credere e cioè che stiamo attraversando una profonda crisi, la condizione di vita delle persone è molto agiata: senza guerre di rilievo da quasi 70 anni, il progresso scientifico e tecnologico nonché l’affermazione di governi democratici e quindi di istituzioni e politiche di giustizia sociale hanno permesso ai cittadini europei di trovarsi oggi in una situazione di benessere materiale, sociale e economico mai raggiunto prima. L’unico fattore mancante è la percezione di questo benessere.

Gli stati europei, al di la di qualche zona marginale, sono dotati di infrastrutture, ferrovie, autostrade, valichi, trafori, aeroporti, metropolitane costruite con il sacrificio dei nostri nonni e dei nostri genitori. Noi europei abbiamo società, tutto sommato, ben organizzate, abbiamo ciò che può garantirci un futuro prospero e felice. Ora dovremmo solo sederci al banchetto che altri hanno preparato per noi e goderci la festa. E invece ci aggiriamo per i tavoli smaniosi di fare qualcosa.

La via maestra per uscire da questa CRISI DEPRESSIVA è la riduzione dell’orario di lavoro e la razionalizzazione dello stile di vita. E’ necessario capovolgere i valori attuali: se fino ad oggi si è ragionato e si è operato affinché le aziende massimizzassero i loro profitti adesso mettiamo le aziende al servizio degli individui cosicché producano solo ciò di cui essi hanno realmente bisogno. Le aziende che non sono utili al benessere di tutti non servono e vanno eliminate. Cominciamo a pensare che il lavoro non è un bene ma UN MALE e che in quanto tale va distribuito fra tutti in maniera equa.

Perchè dobbiamo sforzarci di essere competitivi a livello mondiale abbassando la qualità e la sicurezza delle condizioni di lavoro (che sarebbe il vero significato di ciò che si intende per aumento della produttività) quando qui in Europa abbiamo tutto. La globalizzazione è semplicemente una delle idee più strampalate sviluppate dal genere umano. E’ giusto che viaggino prodotti di cui c’è carenza in una o un altra parte del mondo ma no che questo avvenga perchè qualcuno faccia del profitto.

Torniamo a produrre nella misura in cui c’è bisogno. Con lo sviluppo industriale e le infrastrutture che possediamo potremmo vivere comodamente e negli agi tutti, lavorando meno del 50% di quanto facciamo oggi.

Il banchetto è pronto…e ora di sedersi a tavola e godersi la festa!!

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