Scienza e Tecnologia, liberateci dal male

0
1997

AthenaAlcuni pensano che lo scopo della Scienza e della Tecnologia sia di liberarci dal male, cioe` di trovare tutte le soluzioni che renderanno la nostra vita sempre piu` facile, agiata e perfetta.

Altri sono convinti invece che tali idoli del mondo moderno non riusciranno nemmeno a risolvere i problemi che hanno creato.

E` forse un problema vecchio come il mondo, il sapere non sempre aiuta a trovare soluzioni, le soluzioni non sempre sono tali da ogni punto di vista, la rimozione di un male ne puo` creare un altro, la creazione di un bene puo` produrre un male altrove.

E` un peccato pero` che si debba generalizzare in una direzione o nell’altra senza rendersi conto che la Conoscenza, su cui Scienza e Tecnologia si basano per forza, non puo` essere ritenuta causa di alcunche` fintanto che non intervenga una decisione umana, la quale, andando in una specifica direzione, produca effetti piacevoli per alcuni e spiacevoli per altri. Ma quanto piu` la decisione era basata su conoscienza della realta`, tanto piu` facilmente si capira` l’errore e lo si potra` rimediare.

Viceversa, l’assenza di conoscienza, cioe` l’ignoranza, puo` produrre solamente decisioni errate o basate sul caso, che quindi si riveleranno non dannose solamente in casi molto rari.

Ecco che, la Scienza, quella vera, non dovrebbe mai venir abbandonata, specialmente nel campo della Decrescita, in cui si devono fare scelte anche dure, di rinuncia, che quindi andranno motivate molto seriamente.

La Tecnologia, quella derivata dalle debite scelte fatte in base ad una approfondita conoscienza Scientifica e seguendo principi ispirati ad un ambiente ed una societa` sani ed equilibrati, sara` per lo piu` utile e non dannosa, fatti salvi gli inevitabili errori di applicazione che, se supportati dalla Conoscienza, saranno prontamente recuperabili.

Certo che Scienza e Tecnologia non vanno confuse con il pane quotidiano delle legioni accademiche, produttrici di articoli senza lettori, di laureati senza lavori, di inutili dottori e professori fini a se stessi. E vanno anche attentamente distinte dalle moltitudini di consumatori in cerca ogni giorno di nuovi giocattoli per allontanare la noia che le assedia proprio per la mancanza di conoscienza di cui sono vittime.

Infatti poprio questi ultimi sono i mali da cui ci dobbiamo liberare.

E allora, ben vengano Scienza e Tecnologia, anche e specialmente in aiuto della Decrescita, per aiutarci nel decidere le nostre azioni e per implementarle nel modo migliore possibile.

Infatti, come gia` discusso in passato, la Decrescita e` proprio diretta conseguenza di alcuni tra i piu` solidi principi Scientifici e la Tecnologia, se segue tali principi, sara` semplicemente la sua applicazione che ci liberera` dai mali che l’Uomo ha creato.

CONDIVIDI
Articolo precedentePapa Francesco per la decrescita
Articolo successivoL’unico collante dell’Occidente
Non credo nelle definizioni, ma dovendone scrivere una mi posso definire un inventore appassionato di autosufficienza. Ho studiato ingegneria meccanica, servito come ufficiale di Marina e fatto varie esperienze lavorative, dalla multinazionale al piccolo ufficio di progettazione. Poi ho deciso di diventare imprenditore nel campo della ricerca e sviluppo, realizzando sistemi di propulsione per nanosatelliti, sistemi ottici e nanosatelliti completi che permettono di ottenere immagini della terra a costi migliaia di volte inferiori a quelli dei satelliti normalmente usati dai governi e dalla grande industria. Negli ultimi anni mi sono dedicato allo studio di come le moderne tecnologie possono essere d'aiuto in una societa` sostenibile ed a misura d'uomo e ritengo di aver trovato la soluzione a patto di trasformare l'organizzazione del lavoro in modo da rivalutare la creativita` e l'efficienza dell'individuo in tutte le sue capacita` rispetto alla massimizzazione del profitto monetario.

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci qui il tuo nome

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.