…e l’essere umano divenne uomo

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Un giorno mi svegliai e mi trovai in un mondo completamente nuovo.

La prima cosa che notai fu uno strano silenzio. Aprii la finestra e sul momento non capii bene l’origine di questo “silenzio”; poi mi resi conto della completa assenza di rumori di automobili. L’aria era stranamente fresca e pulita e ciò mi rese di buonumore. Ogni tanto si sentiva il rumore di un autobus e del resto – cosa che non mi era mai capitata finora – si sentivano le voci delle persone.

Feci un po’ di ginnastica, una sostanziosa colazione e scesi per strada per dirigermi a lavoro. Inforcai la bici e mi accorsi con sorpresa che le strade erano prive di auto e invece abbondavano biciclette e persone con hoverboard ma anche tante a piedi e altrettante di corsa. Vidi molti bambini e ragazzi e scoprii parlando con uno di loro che stavano andando a scuola e che ci sarebbero stati fino alle due del pomeriggio; dalle 11,00 alle 14,00 niente male!

Finalmente giunsi al lavoro. “Faticavo” in una fabbrica di scarpe. In quel periodo facevo l’addetto al controllo macchina. La fabbrica era quasi del tutto automatizzata; le scarpe venivano prodotte in base agli ordini ricevuti; i clienti prenotavano la merce scegliendo colore taglia modello via internet o recandosi in negozio e la produzione veniva programmata giorno per giorno in base agli ordinativi. Niente giacenze niente fondi di magazzino niente spreco di materie prime. Oltre al sottoscritto nello stabilimento vi era una persona che seguiva l’intero processo di produzione e un addetto al confezionamento  e al trasporto. La gran parte del lavoro veniva svolto da macchine automatiche e noi lavoratori controllavamo che tutto andasse per il meglio. I ritmi di lavoro erano soft e il lavoro risultava piacevole.

Uscii alle 15. C’era una splendida giornata di sole. Alle 16,mi ricordai, avevo una partita di calcetto con degli amici.

Notai che li, dove una volta c’erano zone industriali, era pieno di verde, parchi giochi, campi di calcetto, campi da tennis, beach volley ecc; la gente faceva attività fisica, molte famiglie facevano pic-nic.

Finita la partita ci saremmo ritrovati a casa di un amico per cenare insieme e guardare insieme in tv la finale di Champions della Juve. Avevo un paio di ore libere, ne approfittai per fare un giro della città.

Andai verso il fiume e rimasi ammutolito nel vedere le acque limpide che scorrevano tra due rive erbose sulla quale molte persone prendevano il sole tuffandosi ogni tanto per rinfrescarsi. Respiravo l’aria a pieni polmoni, mi sentivo felice e sentivo la felicità tutto intorno a me.

Per le 20,00 arrivai a casa della coppia di amici che avevano due figli di 9 e 11 anni.

Notai con piacere che la casa era arredata con mobili essenziali, ne guadagnava lo spazio; non c’erano ne soprammobili ne quadri e alle pareti, qua e là erano appesi dei bei disegni infantili.

Oltre alla famiglia c’era una altra giovane coppia e altri due nostri amici.

In casa c’era un buon odore di cibo. Guardammo insieme il telegiornale. Un telegiornale con solo buone notizie. Da quando erano state abolite le nazioni in effetti la situazione mondiale era molto migliorata.

Il fatto che non ci fossero più le divisioni fra i popoli aveva reso le guerre inutili, di conseguenza era stata fermata la produzione di armi. Le ingenti risorse per la sicurezza furono trasferite su altri settori soprattutto sulla sanità che divenne il fiore all’occhiello della società moderna.

Nelle parti del mondo dove un tempo c’erano guerre le nazioni cominciarono ad occuparsi delle persone. In loco vennero importate le attività necessarie al benessere della popolazione, economiche e non, agricoltura, industria, commercio.

In tutto il mondo si perseguì un certo grado di autarchia nel senso di cercare di produrre e consumare ciò che il territorio locale offriva e secondo le stagioni, importando dalle altre zone del pianeta, dei continenti delle regioni ciò di cui vi era necessità evitando inutili trasferimenti di merce.

Ciò comportò in breve tempo la riduzione dei trasporti mercantili su navi, dei trasferimenti via camion e quindi una riduzione di numero di lavoratori nel settore e di richiesta di carburante e di materie prime come acciaio ecc.

L’eliminazione delle produzioni di beni inutili comporto la riduzione dell’80% dell’attività economica mondiale.

In breve tempo l’intero pianeta rifiorì.

I governi, più che governi veri e proprim erano assemblee organizzate su vari livelli che andavano dal paese o quartiere per diventare poi assemblee cittadine, regionali nazionali, continentali, mondiali che piuttosto che legiferare assicuravano che le attività umane, le imprese e quant’altro rispettassero le linee generali dello “Statuto dell’Umanità” di cui qui di seguito riportiamo un breve estratto:

L’obiettivo da perseguire nelle comunità umane deve essere quello di distribuire il benessere e la felicità per il maggior numero di persone possibile.

Quindi tra le priorità delle attività umane c’è:

– il benessere materiale delle persone quindi il soddisfacimento dei bisogni elementari per l’intera popolazione mondiale

– la cura delle malattie e l’alleviamento dalla sofferenza per l’intera popolazione mondiale.

– il benessere spirituale e sociale legato alla partecipazione da parte di tutti alle attività che consentono la vita comunitaria.

Ogni attività, impresa commerciale, associazione può essere intrapresa se non danneggia la comunità o le singole persone: non è consentito ad esempio attivare un commercio di prodotti da un continente ad un altro se questi prodotti non sono essenziali per la comunità, cioè non sarà consentito ad un imprenditore di inquinare l’ambiente per il suo tornaconto personale.

Una attività imprenditoriale sarà consentita solo se va in contro a delle esigenze della comunità: “l’economia è al servizio degli uomini”.

La proprietà privata è ammessa cosi come l’accumulo di beni e la ricchezza ma è consentita fino a un certo livello superato il quale le persone verranno espropriate dei loro beni superflui. Il limite viene determinato in base a criteri locali di buon senso in modo ché, ad esempio in una comunità non sarà ammesso che una persona abbia molte case mentre altri non abbiano nessuna abitazione.

Per quanto riguarda le nuove generazioni e in particolare la formazione scolastica furono ridotte le ore di scuola e cambiati notevolmente i programmi dando importanza ad altri aspetti della conoscenza, cercando di focalizzare l’attenzione su ciò che è veramente importante per l’individuo; per questo vennero attivati, sin dalle prime classi elementari, nuovi corsi incentrati su:

– la cura del proprio corpo quindi studi di anatomia e medicina.

– alimentazione, per favorire una corretto ed equilibrato rapporto con il cibo.

– educazione civica per insegnare ai bimbi la buona convivenza.

– economia domestica per gestire la propria famiglia e la propria vita.

– idraulica e elettrotecnica applicata per le piccole riparazioni in casa.

– meccanica applicata per riparare la bici e altri oggetti.

La storia venne insegnata in modo diverso, dando una breve descrizione del passato più remoto e soffermandosi sulle vicende più recenti che meglio ci consentono di comprendere la società attuale.

Finita la cena mi congedai dai miei amici e mi avviai verso casa. Ero felice.

Ora mi venne in mente quel giorno di cinque anni fa quando nel cielo apparve una strana luce che irradio la Terra per alcuni momenti e cambiò impercettibilmente ma essenzialmente gli individui,  cancellando dalla loro anima quel terribile vizio: la vanità.

Da allora, credo, sia cominciata la vera storia dell’uomo finalmente emerso dal periodo buio della sua “preistorica inumanità”.

 

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